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Relazioni in gioco

I rapporti tra uomini e donne

tra libertà e violenza

 

Saluti della Presidente

 

Come Presidente della BDS dò il benvenuto alle alunne/i del Liceo Scientifico Guarasci e dell’ITC Calabretta. Ringrazio le Dirigenti Scolastiche e le docenti  per la collaborazione che negli anni mantiene un  immutato interesse.

Saluto il prof. Deriu che avrò modo di presentarvi tra poco e informo i/le presenti dell’assenza per motivi strettamente personali della prof.ssa Giovanna Vingelli.

Un cordiale benvenuto al Sindaco della Città, ing. Leonardo Taverniti e alla dott.ssa Sonia Munizzi, Consigliera di Parità della Provincia di Catanzaro.

Esprimo la mia gratitudine alle socie fondatrici della BDS e a tutte le altre, venute dopo, con le quali  condivido  un percorso di confronto e di crescita per una nuova soggettività femminile.

 

Introduzione

 

Sappiamo che la separazione dalla politica maschile e la conseguente costituzione di gruppi di sole donne è stata l’azione attraverso la quale la libertà femminile ha parlato. Il movimento femminista del resto è rimasto molto legato alla pratica della separazione perché era questo il modo di creare società femminile. Così è nata anche la nostra  Biblioteca.

Ora comincia a tramontare la civiltà in cui una minoranza emergeva lasciando in ombra il resto dell’umanità e questo cambio di civiltà ha un segno femminile: sono donne infatti quelle che hanno aperto la strada di un protagonismo non a spese di altri e che insegnano che non si guadagna dalla competizione ma dalle relazioni. Oggi, appunto, parleremo di relazioni proprio perché non esiste solo un’identità biologica e sociale ma un’identità di relazione che interroga i rapporti di scambio, di conflitto, di differenza tra uomini e donne, tra donne e uomini singoli con cui siamo in relazione e altri ancora pronti a lanciarsi verso un’esperienza che mette al centro l’alterità.

Da anni Luce Irigaray, cui dobbiamo la messa a fuoco di quel concetto di “differenza” che costituisce la caratteristica del femminismo europeo rispetto a quello americano, elabora una filosofia che mette al centro due soggetti, femminile e maschile e, nel rapporto armonioso tra queste realtà, vuole costruire un mondo nuovo in cui la base è l’amore.

La teoria della “differenza” ristabilisce, quindi, la convivenza tra i sessi e valorizza le diversità di ciascuno.

Quando negli anni ’60, in una riunione politica tra studenti, delle giovani donne si accorsero che negli sguardi dei loro compagni non c’era riconoscimento, ma solo sottrazione di valore,  decisero di abbandonare quel posto, di separarsi dalla riunione mista, restando tuttavia  insieme per parlare, altrove e altrimenti; “quelle studentesse avevano inventato il modo di distribuire a beneficio delle donne il bene gratuito ed essenziale di esistere e di sentirsi esistere. E’ venuto così al mondo il senso libero della differenza”.

Da allora non c’è più spazio per una società patriarcale, che rigidamente collocava  donne e uomini. I cambiamenti in atto ci raccontano una storia diversa, una storia, come dice Luisa Muraro,“in cui  donne e uomini confliggono e contrattano come in un  mercato una possibile mediazione per guadagnare la posizione desiderata.” Questa è la novità che il femminismo ha portato a noi donne e agli uomini che sanno mettere in discussione la loro identità .

Oggi scopriremo alcuni elementi di un percorso a due, sapendo che la possibilità di dire la realtà dipende dalla capacità di vederla e metterla in parola con un pensiero che si costruisce trasformando il mondo unico in cui viviamo.

Su cosa configgono le donne e gli  uomini?

Quanto diventa più desiderabile un rapporto di coppia se entrambi considerano prezioso il tempo per scoprire il proprio desiderio, per la contrattazione tra sé e sé e poi con l’altro o l’altra?

C’è spazio per una nuova politica di collaborazione tra donne e uomini, nel contrastare la violenza maschile sulle donne?

Di tutto ciò discuteremo con il prof. Marco Deriu che ci porta la sua esperienza, la significativa esperienza  di quegli uomini che nella relazione con una donna si rigiocano la propria sessualità, i ruoli familiari e lavorativi, la parola, la politica, il potere. Uomini che possono far nascere una nuova civiltà delle relazioni tra i sessi.

Per questo lo abbiamo invitato, anzi devo dire che è il primo relatore cui la Biblioteca delle Donne dà la parola. Ma oggi sono in gioco le relazioni tra uomini e donne quindi non potevano esserci solo le parole di donna a raccontare la  prospettiva di una nuova trama di relazioni  tra i generi.

Presentazione del prof. Marco Deriu dell’Università di Parma

Ricercatore e docente in “ Sociologia dei processi culturali e comunicativi” presso l’Università di Parma, fa parte dell’Ass. Maschile Plurale, del Circolo della differenza (gruppo misto di Parma) e della Rete Intercity Intersex  con donne dell’esperienza del femminismo, pronte ad es. a rielaborare Marco il loro rapporto con la madre e i giovani. Già Direttore della rivista Alfazeta, è redattore  del quadrimestrale “ La società degli individui”

I suoi interessi scientifici riguardano gli studi sui generi e sulle generazioni e le dimensioni culturali e comunicative nei processi internazionali, con particolare riferimento alla globalizzazione, al dopo sviluppo sulle guerre e alle pratiche di solidarietà e cooperazione internazionale.

Ha curato i volumi

“ Gregory Bateson” 2000 Mondadori

“ L’Illusione umanitaria “2001 EMI Bologna

“Sessi e culture”Edicta Parma 2008

“ La fragilità dei padri. Il disordine simbolico paterno e il confronto con i figli adolescenti” Unicopli Milano 2004

“ Dizionario critico delle nuove guerre” EMI Bologna 2005

“ Acqua e conflitti” EMI Bologna 2007

“ Il dolce avvenire- Esercizi di immaginazione radicale del presente” 2009 con A Bosi e V. Pellegrina

“ La trappola degli aiuti e le prospettive della solidarietà internazionale”

“ Guerre private” assieme a Pietro Montanari e Claudio Mazzocchi

Ha scritto diversi saggi sul tema della narrazione maschile in relazione al desiderio, alla morte e all’autobiografia, tra cui “ Lo spazio interiore del mondo. Un percorso di narrazione di sé al maschile” in Barbara Malpelli.

“ Soggetti di storie. Donne,uomini e scrittura di sé”. Unicopli Milano 2008

                                                                                                                            

                                                                                                                      Lilly Rosso

 

 
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